mercoledì, luglio 12, 2006

La regola delle tre bozze




Uno dei tratti più caratteristici del giovane inesperto, in qualsiasi campo e professione, è la tendenza a cercare di compensare le lacune dovute all'inesperienza e all'immaturità, con l'entusiasmo e la buona volontà: una regola che vale anche per il giovane web designer, acerbo ma zelante che fa di tutto per farsi ben volere dal cliente che gli dà fiducia e gli consente di mettersi alla prova. Uno zelo che si manifesta in ogni aspetto, in ogni dettaglio del comportamento del giovane novizio, ma che trova la sua sublimazione nella fase di stesura delle bozze.
Non è raro che il web designer junior si presenti dal suo cliente ( o dal suo capo ) con una cartellina dal peso specifico di un blocco di granito, il cui misterioso e pesantissimo contenuto si rivela ben presto essere una raccolta sterminata di bozze e provini.
L'idea di fondo si ricollega dritta dritta alle leggi di probabilità , semplicemente consistendo nell'ipotesi che un così alto numero di bozze, statisticamente, coinciderà con un centro al primo colpo e con la piena ed incondizionata ammirazione del cliente. Aldilà del fatto che è un pò come se uno andasse a sparare al tiro a segno con un Uzi ci sono mille situazioni collaterali, impreviste e deleterie che questa inoculata scelta potrebbe innescare ( e per la nota legge di Murphy sicuramente le innescherà).
Innanziutto quasi sicuramente il cliente sceglierà la bozza più orripilante, quella che avete messo lì nel mucchio per fare numero, quella che ogni volta che la vedete vi provoca problemi alla vista e vi rende momentaneamente daltonici : non è uno scherzo, fior fiore di designer, non solo dal web, lo ripetono fino alla nausea, in ogni intervista , è una legge fisica inconfutabile.
Non solo: dopo aver scelto la bozza più brutta, costringendovi a lavorare per giorni con un antidepressivo ed un antiemetico a portata di mano il cliente farà di più: comincerà ad affiancarvi nelle scelte grafiche,si farà sempre più vicino, per poi buttarvi fuori strada al primo tornante , assumendo il ruolod i art director e riservandosi di cambiare idea ogni tre per due.
Il consiglio è quello di aderire alla regola delle tre bozze: fatene massimo tre, non necessariamente diversissime, ma curatele fino al minimo dettaglio, riducendo al minimo le possibilità che il cliente non sia soddisfatto: potete farne anche solo una, ma dev'essere inattaccabile sotto ogni punto di vista, mostrargli che avete trascorso del tempo per rendere ogni elemento grafico ottimale e funzionale al contesto.
Eviterete un ernia al disco e di arricchire il vostro farmacista con l'acquisto compulsivo di antidepressivi: uomo avvisato ...

1 commento:

Anonimo ha detto...

e sistemi per non farsi buttar fuori dal tornante?